La nostra partecipazione alla Giornata internazionale di preghiera per la chiesa perseguitata 2024
Nell’agenda della nostra chiesa sono saldamente presenti i tre appuntamenti con cui l’Alleanza Evangelica Italiana promuove il senso dell’unità del popolo di Dio. Si inizia a gennaio, con la Settimana mondiale di preghiera, promossa dall’Alleanza Evangelica Europea. In autunno invece, dopo aver celebrato la Domenica della memoria, a fine ottobre, in cui il senso di appartenenza e l’unità del popolo di Dio si collegano con i cristiani di tutti i tempi, abbiamo partecipato, il 17 novembre, alla Giornata internazionale di preghiera per la chiesa perseguitata Quest’anno l’appuntamento del Distretto Nordest, che raggruppa i credenti di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia-Giulia, si è tenuto a Vicenza, presso i nuovi locali della chiesa riformata battista.
Per noi è stato un vero privilegio pregare insieme ad un centinaio di persone, provenienti da comunità diverse, guidati dalle informazioni messe a disposizione dalla Commissione per la libertà religiosa dell’Alleanza Evangelica Mondiale e da altre agenzie che si occupano della persecuzione dei cristiani nel mondo (Porte Aperte e ACP). Il programma di preghiera si è focalizzato soprattutto sulla situazione di paesi con cultura islamica dell’Africa e del Medio Oriente e, attraverso video e resoconti di prima mano, abbiamo potuto sapere di situazioni complicate, all’estremo della sopravvivenza, in cui un numero sempre più alto di cristiani sono costretti a vivere. Un’attenzione particolare è stata data anche alla situazione della libertà religiosa nelle politiche di nazioni apparentemente tolleranti verso i cristiani, ma di fatto ostili e discriminanti, come ad esempio in Israele, dove la fede cristiana si trova tra i due fuochi della pressione islamica, ebraica e, paradossalmente, anche degli stessi cristiani che prediligono la causa sionista a quella di Cristo. Sempre in tema di libertà religiosa, siamo stati esortati a continuare la lotta nella preghiera e nelle azioni promosse dall’AEI nel nostro paese, per un vero pluralismo religioso anche in Italia.
Siamo quindi grati all’AEI per aver mantenuto questo appuntamento anche nel nostro distretto, dandoci la possibilità di toccare con mano la realtà dell’unità del popolo di Dio, pregando con altri, ma soprattutto per i nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo. Siamo realmente collegati con i discepoli di Cristo, lottando con loro nella preghiera, solidarizzando con la loro sofferenza, contribuendo concretamente con i nostri beni ai loro bisogni quotidiani, mantenendo alto il livello della nostra attenzione per la giustizia di Dio nel promuovere la libertà religiosa in Italia ed in tutto il mondo.
Negli anni abbiamo toccato con mano la benevolenza e l’accoglienza di Colui che esaudisce la preghiera (Sl 65,2). Siamo perciò sicuri che essere presenti ad una simile occasione, oltre ai benefici immediati ed all’incoraggiamento nel sapersi uniti al popolo di Dio in tutto il mondo, possa portare grande beneficio alla nostra partecipazione e coinvolgimento nella vita di preghiera comunitaria.