4. Della creazione

1. Nel principio è piaciuto a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo (Gv 1,2-3; Eb 1,2; Gb 26,13), per la manifestazione della gloria della sua eterna potenza (Ro 1,20), sapienza e bontà, creare o fare il mondo e tutte le cose in esso, sia le visibili che le invisibili, nell'arco di sei giorni; e tutto era molto buono (Cl 1,16; Ge 1,31).

2. Dopo aver fatto tutte le altre creature, Dio creò l'uomo, maschio e femmina (Ge 1,27), con un'anima razionale ed immortale (Ge 2,7), rendendolo idoneo a vivere quella vita al suo servizio per la quale era stato creato. L'uomo fu creato ad immagine di Dio, in conoscenza, in giustizia ed in vera santità (Ec 7,29; Ge 1,26), con la legge di Dio scritta nel cuore (Ro 2,14-15) e con la capacità di adempiervi. Tuttavia egli aveva la possibilità di trasgredirla, essendo lasciato alla libertà della propria volontà la quale era soggetta a cambiamento (Ge 3,6).

3. Oltre alla legge scritta nel cuore, l'uomo ricevette l'ordine di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male (Ge 2,17). Finché osservò questo comandamento fu felice nella comunione con Dio ed ebbe dominio su tutte le altre creature (Ge 1,26-28).