Riunione di preghiera
La vita della chiesa è segnata anche dall’importanza della preghiera. Un incontro plenario, che avviene tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, ha lo scopo di rifocalizzare gli interessi comunitari, evitando forme di particolarismo. Dopodiché, durante tutto l’anno, gli incontri di preghiera avvengono in gruppi che si riuniscono nelle case circa ogni due settimane. Questi rimangono gli stessi per alcuni anni al fine di consentire lo sviluppo d’un’intimità feconda per la preghiera. Tuttavia, dopo del tempo vengono modificati; non tanto per necessità logistiche relative alla distanza geografica tra le abitazioni, ma come occasione per interagire spiritualmente tra i diversi componenti della chiesa.
L’incontro comincia con la lettura di un testo biblico, cui segue una preghiera di apertura da parte di chi guida la riunione. Dopodiché, del tempo è dedicato alla libera condivisione dei motivi di preghiera, riassumibili in quattro categorie: vita di chiesa, motivi personali, amicizie, opere o relazioni esterne. C’è dunque lo spazio sia per pregare in riferimento a questioni personali, proprie della vita di ciascuno, sia in riferimento a temi più oggettivi e generali come aspetti della vita di chiesa, le situazioni in cui versano altre chiese sorelle - con le quali avviene un regolare scambio epistolare (v. pagina sul CERBI) - o enti evangelici con cui la chiesa è in contatto. La condivisione dei soggetti permette d’intercedere in preghiera gli uni per gli altri, lasciando i motivi di ringraziamento per il momento libero del culto. A seguito della condivisione si prega liberamente senza un particolare limite di tempo.
Tanto la condivisione, quanto la preghiera, chiamano in campo la responsabilità confessante dei partecipanti che permette di valorizzare la partecipazione con la propria presenza.
Un canto chiude l’incontro, ma spontaneamente si prolunga lo stare insieme, condividendo anche del cibo, parlando, approfondendo i motivi di preghiera e gioendo della comunione fraterna.